sabato 3 dicembre 2011

IL VERO “NATALE”
O IL NUOVO ANNO ENKISTA


Ecco un post che mi è stato richiesto da molti.
Facciamo dunque conoscenza con la più grande festa enkista: YULE.
Yule (Yul) è il nuovo anno presso Enki, ma anche l'antenato del natale attuale, rubato come al solito dagli impostori dei nostri Dei.
Infatti, il sostizio d'Inverno (21-22 dicembre) e Yule (23 dicembre) sono due momenti particolari per Enki:
l'Inverno e la sua simbolica potenza.
l'entrata del sole nel primo grado di Capricorno.
Ricordatevi, amici internauti, che il Capricorno, -con l'Acquario -, è la costellazione di Enki, costellazione dell'abbondanza, della prosperità e della sicurezza.
 E' sufficiente conoscere la reputazione che questi sporchi rettiliani (sauriani) hanno attribuito al Capricorno, divenuto segno dello zodiaco, per realizzare fino a che punto tutto ciò che era importante per nostro Padre fu deviato, vilipeso, preso in giro e soprattutto falsificato.
Viviamo in un mondo finto, nel quale tutti i parametri sono scaltramente distorti con un solo scopo, il nostro totale controllo. Poichè infatti, gli abeti decorati, la festa, le riunioni familiari e tra amici, la cessazione di ogni attività professionale per dedicarsi ai festeggiamenti brillantemente apprezzati in questi tempi antichi, tutto questo è YULE e non "Natale".
Yule che cominciava dunque al solstizio d'inverno, conosceva un picco di celebrazioni il 23 per poi proseguire, con la gioia nel cuore, fino al 31 dicembre incluso. Una festa del resto rimasta nell'abitudine scozzese sotto il nome di Hogmanay. Gioie, danze, banchetti, tutto "il popolo", i FIGLI DI ENKI, erano invitati a festeggiare nelle residenze degli Dei, i loro "GENITORI", poichè siamo tutti della stessa famiglia. Rendetevi conto dunque, amici internauti, in quale frode costante ci evolviamo. Anu e i suoi putrefatti esseri cosmici si sono seduti con i loro sgradevoli posteriori su feste sacre, che offrivano a tutti gli esseri umani di quei tempi DI ESSERE VICINI agli Dei, senza complicazioni protocollari!
 Per Enki e i suoi Dei, le feste sono fondamentali. Più che un contatto privilegiato con loro, esse sono soprattutto un diritto al piacere, a l'indulgenza per sé stessi, al rilassamento, alla dimenticanza delle preoccupazioni inerenti la vita quotidiana. FARSI DEL BENE. AMARE. CANTARE. BALLARE. RALLEGRARSI. GIOIRE DELLA VITA.
I nostri Dei amano divertirsi, sono amichevoli, apprezzano la vita ed i piaceri della vita. Avevano saputo ritmare con armonia e benevolenza le nostre vite un tempo, durante i lunghi periodi di gioie tra cui quello di Yule, che ha una durata di 11 giorni (notate la cifra simbolica di Enki) e che si completa il 31 che dà 4.

Il solstizio d'inverno è il giorno più breve dell'anno e tuttavia dona a questo sole che
viene a trovarsi alla sua minima declinazione,tutta la sua profondità, tutta la sua ricchezza.

Senza questo tempo d'ibernazione, nulla in verità potrebbe nascere. Poiché il seme non sarebbe piantato, le energie telluriche non potrebbero lavorare, nulla potrebbe germinare. Qualsiasi crescita si interromperebbe.
Del resto, la vigilia del solstizio d'inverno, il 20 dicembre dunque, (che dà 2) era la NOTTE della MADRE, la NOTTE del COLORE VERDE, colore di crescita sempiterna e dunque d'immortalità.

Questi mesi d'inverno gennaio poi febbraio, o anche le costellazioni del Capricorno poi dell'Acquario, preparano nuovi benefici ai figli di Enki.
Questo grande Dio fecondo e fecondante che si trova in noi attraverso la Kundalini. Questo Dio allo stesso tempo PADRE e MADRE, KUNDALINI e SHAKTI, “uomo” verde e Dio vestito d'Oro.
L'uomo verde, un approccio ad Enki più “sciamanico”.

(un magnifico uomo verde simbolo d'amore per la natura degenerato dai rettiliani in “omuncoli verdi” detestabili...)

Così, stranamente per le nostre menti di oggi, Yule è il grande simbolo della rinascita solare in arrivo, nascosto per un po', ma sempre allo zenit.
Ecco perché, per quelli che s'intendono di astrologia, il segno del Capricorno è posizionato allo zenit dello zodiaco.È il segno più alto e più elevato, che prepara il brillante arrivo dell'Acquario.

CosìYULE è ILLUMINAZIONE, la rinascita della luce nel suo bozzolo. Questo è un punto essenziale per ogni comprensione di tipo spirituale. La luce nasce dall'oscurità. Quelle vere, ovviamente, non quelle dei cattolici. La luce sorge dal buio, la luce sorge dall' AKASHA violetto-nero-scuro. Osservate attentamente la fiamma di una candela. La base della fiamma, che sembra emergere della miccia è NERA. Avvolta da un luminoso blu elettrico, poi bianco. Ma il cuore della fiamma rimane SCURO. Prendete bene coscienza di ciò. Di conseguenza, YULE è la festa della costante rinascita, della luce in sé, dei nostri cuori, dei nostri Dei CHE MAI MUOIONO.

Ogni Enkista degno di questo nome dovrebbe celebrare Yule, grande festa pagana del Popolo Gentile, degno figlio di Enki, e tenersi, con COSCIENZA vicino alla sua energia benedetta.
Dunque, ogni abete decorato è benvenuto, qualsiasi presepe è da proscrivere ASSOLUTAMENTE.



L'albero di Yule era il potente simbolo del tempo in cui i nostri Dei erano sulla Terra. Simboleggiava l'ALBEROdella VITA,i rami erano i nadi, il tronco la linea centrale dei chakra, le palle i chakra scintillanti di mille fuochi e le altre decorazioni l'energia kundalini che li irriga.Questo simbolo viene trasmesso da sempre, prima di oggi in Sumeria:


In Egitto:

Presso i Nordici e i Germanici con Yggdrasil/Irminsul:



Divertitevi, siate dunque con i nostri Dei, pensate a loro, pensate a quello che sarà il nostro mondo domani senza queste pestilenze che sono i sauriani.
E siate felici!
GLORIA A ENKI!

Caroline Bright c

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