domenica 23 ottobre 2011

SAMHAIN

SAMHAIN

Porta verso gli Dei
















Ai tempi benedetti in cui gli Dei camminavano fra noi, uno dei loro insegnamenti era il rispetto del ritmo della natura e la comprensione del suo simbolismo.

Questa è d'altronde, la perfetta definizione dell'Enkismo, del “satanismo spirituale”: il rispetto assoluto dei cicli della natura e dunque della Vita.

Così, ogni stagione aveva la sua ragione d'essere e diffondeva le sue ricchezze tra gli uomini.

Anche l'inverno, oggi tanto mal visto, offriva dei preziosi doni a chi sapeva riceverli come l'introspezione, la riflessione, la saggezza, il riposo del corpo e dello spirito, l'adorazione del Fuoco che crepitava negli atri delle case e la grande festa di Yule, (che i giudeo-cristiani hanno rubato e recuperato sotto il nome di “natale”) o i canti, le danze, le feste rendevano omaggio agli Dei e agli Elementi.

Già ad Atlantide, questi momenti particolari erano enormemente festeggiati. Più tardi, furono considerati come “pagani” dagli invasori rettiliani, dalle loro miserabili anime dannate, e dai monaci carnefici dell'Inquisizione (tra gli altri).

Ecco perchè queste feste profondamente Enkiste e quindi universali sono considerate oggi come unicamente “celto-nordiche”, “pagane”, prese in giro e caricaturizzate, tra le quali Samhain divenuta l'insulto anuista “Halloween”.



Sotto l'egida benevola del grande Dio Odino, gli antichi Celti e Nordici possedevano la scienza dei simboli. Anche dei guerrieri così diffamati come i Vichinghi posavano un ginocchio a terra davanti la potenza di Madre Natura.

Sempre, gli Antichi onoravano la “morte” che si svegliava la sera del 31 ottobre, veglia del nuovo anno celtico: Samhain significa “la fine dell'estate”.

Così, questa “morte”, semplicemente la fine di una stagione, annunciava l'autunno e poi inverno.

In effetti, Samhain non è mai stato il nome di un dio celtico dei morti. Questo è falso e fu diffuso dai Rettiliani, in particolare i Giudeo-cristiani di un tempo con dei fini evidenti: associare sempre Enki alla morte, non simbolica, portatrice di rinascita, ma quella che spaventa l'Umanità, con i suoi scheletri, i suoi inferni, i suoi cimiteri, i suoi fantasmi, i suoi spiriti malefici, il tutto accompagnato da una colonna sonora di rumori di catene e altri gemiti di iene in fase terminale. In realtà, l'orrore e lo spavento di Halloween incarnano uno degli aspetti più squallidi e letali dei Rettiliani e non hanno assolutamente nulla a che vedere con Enki, portatore di Luce, Libertà e Verità.



Così s'apriva il periodo dell'anno “buio”, quello in cui giustamente si consigliava di rigenerarsi ai piedi degli alberi spogli, dei fuochi dei camini e delle cerimonie salvatrici.



E' così che Samhain, lontano, molto lontano dalla stupidità malevola di Halloween, non ha mai rappresentato i mondi infernali nel senso anuista, ma la porta verso gli Dei, I NOSTRI DEI, Enki e i suoi Eroi.

                           


Non è certamente con il grande sole d'estate, quando la testa è a mollo e il corpo fa le “capriole” che l'uomo parte alla ricerca del suo Graal. Troppo bello, troppo caldo, troppo di tutto per attraversare campi e oceani, mondi e pericoli.

L'ora si espande, si apre, alle risate e alle leggerezze ai corpi spogliati, al rilassamento delle tensioni, delle paure e dei doveri.

Ma… ecco che arriva l'autunno e il mese di novembre. Un mese molto particolare, quello di Samhain, quello del segno dello Scorpione, all'origine il segno del serpente che trasforma e dell'apertura delle Grandi Porte. Suona allora il rintocco delle futilità. Ed emerge dalle profondità della Terra, il tempo della Grande Discesa. La Discesa in sé. Attraversare una volta ancora il proprio Stige, accompagnato da pericoli, follie e traumi, bardati e sottomessi dai cattivi Dei, dai Grigi, dai Rettiliani e dai lori ricchi despoti venduti, o aprirsi per sempre e interamente ai propri Dei-Genitori, Amici, Confidenti, Insegnanti? Quale scelta per accompagnare i nostri passi ed i nostri atti? Ecco che si fende la Terra sotto il freddo ghiacciato, che la neve così bianca, così monotona sparge il suo strato su tutte le regioni. Improvvisamente, emerge l'obbligo del ritorno su se stessi. Per ordine di madre Natura. Novembre prepara la Gestazione. I raccolti si concludono con ottobre ma il momento della semina non è ancora venuto. Poiché in verità, tra nascere e morire, c'è il Passaggio. Il Passaggio. La discesa. La ricerca.



Una ricerca oggi famosa, limitata e deviata dal gioco “dello sviluppo personale”, che getta in faccia all'eternità Enkista delle parole piatte, dei suoni freddi che non riescono affatto a mascherare l'intensità crudele dell'inverno.

Crudele attualmente, poiché ignorato. Intenso perchè verità.Sotto il ghiaccio ronza un fuoco virulento, quello dell'anima: il serpente Kundalini, nostro Padre divino che abita in tutti noi: Enki.
Occorre aprirgli la porta ancora. Occorre rivolgersi a lui ancora una volta. Occorre raggiungerlo ancora.

Questo fuoco tellurico e segreto, filosofale e divino, si accende da sé nel periodo di Samhain, penetra nei nostri esseri, consuma le nostre miserie, le nostre vergogne, le nostre vigliaccherie.
“Peggio”, si attacca ai nostri rifiuti di avanzare, cercare, comprendere, trovarsi,
riconoscersi.
Instancabilmente, anno dopo anno, Natura tende verso noi il suo fuoco bollente. E… solitamente la evitiamo…
Messaggera di Odino, di Wotan, di Ptah, lei propone i suoi riti secolari, che ogni civilizzazione, ogni cultura, ogni universo ha riconosciuto come giusti.



SAMHAIN È LA PORTA VERSO GLI DEI.
SÌ.
SAMHAIN È IL SOLE INTERNO.
SAMHAIN L'ESTATE È INTERIORIZZATA.
SAMHAIN È LA VERITÀ CHE SOLO LA LUCE DELL'ANIMA PUÒ ILLUMINARE.
Samhain, gloria del Sole un istante invisibile, che sempre rimane, eterno, AMON-RA.


Samhain risveglio alla resurrezione di Osiris che non è mai morto, al grido d'amore di Isis che sempre risuona, alla gloria di Horus che sempre combatte.
Samhain albero della vita sumero, seme della vita, acqua dell'immortalità, SAMHAIN, il MAGNUM OPUS.
Poiché occorre saper lasciare morir il vecchio sé,
il FALSO SÉ DISTILLATO IN NOI da ANU il CATTIVO IN SEGUITO per superare le tappe iniziatiche che conducono verso l'immortalità.
TROVARE L'ESSERE VERO, PURA ESSENZA, NASCOSTO IN PROFONDITA' IN NOI STESSI.






Si può crescere senza mai superare il proprio rubicone interno?
Ci si può rafforzare senza mai affrontare le proprie paure? Senza mai combattere la propria Idra?
Si può guadagnare la fiducia degli Dei, il loro rispetto, nascosto sotto la coperta, la spada a mezz'asta, la testa bassa?


Samhain è il guerriero IN PIEDI.
SAMHAIN È IL COMBATTENTE INCORONATO.







Samhain è Ercole, Prometeo.
È Enki ed i suoi abissi di saggezza, Ptah e il suo Djed, Odino e l'albero al quale rimase appeso tanti giorni e notti per acquisire infine la conoscenza.



Samhain è la chiamata al sacrificio.
Al sacrificio dell'ignoranza.





Troppe vanità. Troppe scappatoie. Troppe fughe preventive.
Liberarsi dall'inutile, dal vano, per l'
essenziale, l'autentico. Questo è il messaggio di Samhain.

E' nella sera di questo 31 ottobre che avanza a grandi passi, isolatevi per un momento.








Tuffatevi in voi stessi, esprimete un desiderio.
Quello di cambiare. Non per gli altri ma per voi.
Poiché cambiare con Enki, vuol dire ritrovarsi.
Ricordarsi chi si è. Entrare infine in contatto con la propria vera natura.









Allora, se per caso siete soli e tranquilli in questa vigilia di Samhain, osate.
Osate chiedere ciò voi non avete mai neanche osato sussurrare.

Diventate completamente tutto ciò che siete.
Senza preoccuparvi dello sguardo di disapprovazione di coloro che vi circordano, delle critiche “degli amici”, delle cautele dei genitori che non vi lasciano crescere.
Solo voi e… la morte di tutto ciò che non siete.
Che non siete mai stati.
Questi giochi di ruolo che vi hanno fatto fare per forza, sotto minaccia di rappresaglie, di umiliazioni, di sculacciate, di divergenze, di sensi di colpa.
Rendeteli dunque ai loro veri proprietari.

Presentatevi nudi dinanzi agli dei. Senza ornamenti.
Offrite loro il vostro dispiacere, il vostro dolore e anche tutti i vostri sogni. Sarete ascoltati.

In questa sera del 31 ottobre, fate la vostra parte di meditazione o isolatevi dove desiderate.
Prendete contatto con Enki/Ptah ed entrate in comunione con voi stessi.
GLORIA A ENKI!
GLORIA A TUTTI I NOSTRI DEI!